Pompei raccoglie in se due mondi molto distanti: da un lato ciò che resta di una delle più ricche città dell'Impero Romano e dall'altro la spiritualità cristiana, testimoniata rinomato Santuario dedicato alla Beata Vergine del Rosario di Pompei.
Pompei dista circa 180 km (circa 2 ore)
Il mondo pagano e quello cristiano convivono a meno di 800 metri di distanza, vicini nello spazio, lontani nei principi e nelle aspirazioni, conseguenti nel tempo.
Pompei è nota in tutto il mondo per la tragedia che l'ha colpita nel 79 d.C., quando la ricca città romana fu sepolta dall'eruzione del Vesuvio, insieme a Stabiae, Oplontis ed Ercolano.
Una immane tragedia che, però, ci ha permesso di ritrovare intatta, dopo quasi duemila anni, una testimonianza storica vitale, uno spaccato di vita comune nel più grande impero dell'antichità.
Gli scavi permettono al turista un salto nel tempo, un'immersione totale, in un mondo scomparso di cui la nostra civiltà occidentale reca il "DNA" e che si mostra senza lustrini o trucchi, ma con le sue grandezze e le sue miserie.
Gli scavi ci permettono di visitare il salotto buono dei templi, gli edifici pubblici, le ricche ville patrizie, ma anche di passeggiare tra le antiche botteghe, le case popolari, le "osterie" e i lupanari, dove il cittadino comune dipanava la sua vita.
Particolarmente toccante è la vista dei calchi in gesso, un'"istantanea" dell'agonia a cui gli antichi pompeiani furono sottoposti dai gas roventi provenienti dal Vesuvio.
In Via Marina sorge il Tempio di Venere costruito da Silla nell’80 a.C. data la sua particolare devozione alla dea.
A sinistra, sempre sulla stessa traiettoria, sorge il Tempio di Apollo, costituito da un portico con quarantotto colonne.
Tale tempio risale all’epoca sannitica, ha dipinti in quarto stile pompeiano ovvero a tratti ornamentale e a tratti rigido, essenziale.
Nell’interno del recinto sacro c’erano statue di varie divinità tra cui quella in bronzo di Apollo saettante e un busto di Diana.
Nelle vicinanze del tempio c’è una basilica preromana che, può essere paragonata, per le sue funzioni, ad un odierno Palazzo di Giustizia.
Un percorso da seguire, per visitare l’area archeologica di Pompei inizia da Porta Marina così chiamata perché si trova in direzione del mare.
Questa Porta, che sembra quasi una torre compresa nella cinta muraria della città antica, aveva due passaggi: uno per i pedoni, l’altro per gli animali e i mezzi di trasporto leggeri.
In una delle sue nicchie c’è la statua in terracotta di Minerva, protettrice della porta. Nelle vicinanze della Porta sorgeva la Villa Suburbana di Porta Marina, un’abitazione di epoca imperiale, con affreschi in terzo stile pompeiano (20 a.C. – 45 d.C.), di stampo egittizzante.
Appena fuori della porta ci sono le Terme suburbane, aperte al pubblico nel 2002, caratterizzate da un peculiare spogliatoio, in cui sono affrescati dei quadretti erotici che probabilmente servivano da segnaposto delle attività di prostituzione fornite ai clienti.
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